EDIZIONE 2·2021 – STRATEGIA 2025 E CULTURA
IL MAGAZINE GLOBALE PER I COLLABORATORI DI GF

© Nick Oxford 

Balla con i tori

Bret Carlson è consulente SAP per la Business Unit America del Nord e America del Sud di GF Piping Systems. Nel suo tempo libero cattura tori. Il suo lavoro e il suo hobby sembrano essere distanti anni luce. Tuttavia c’è un elemento in comune: in entrambi i casi, bisogna essere rapidi e coraggiosi nel momento giusto. 

Un freddo fine settimana di febbraio nel 2021: Bret Carlson sta maneggiando il suo nuovo lazo quando, nel giro di pochi secondi, rischia quasi di perdere il suo pollice destro. 50 anni, originario dello Stato dell’Oklahoma, si definisce un “Cowboy a tutti gli effetti”. Monta in sella e cattura tori con un lazo fin da quando era un bambino.

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Su di lui

Nome: Bret Carlson
Posizione: consulente SAP
Divisione: GF Piping Systems
Sede:
Shawnee (USA)
In GF dal: 2011

Adesso, lo pratica come sport. Il “team roping” ha già regalato a Bret momenti indimenticabili e importanti premi in denaro. Tuttavia, in quella giornata di febbraio di quest’anno, qualcosa non ha funzionato. Nel video disponibile in Internet, è possibile vedere come Bret e il suo partner inseguono uno toro nero di 200 chilogrammi in sella ai loro cavalli. Con il suo capello da cowboy e una camicia di flanella rossa al vento, Bret galoppa in sella al suo cavallo dietro un toro attraversando un cancello di metallo. Fa volteggiare il suo nuovissimo lazo, che gli scivola un po’ troppo facilmente tra le dita.

Nel “team roping”, solitamente un round dura meno di un minuto. Due concorrenti a cavallo devono catturare e immobilizzare un toro nel minor tempo possibile utilizzando un “lazo”, ovvero una corda. Quel giorno Bret è alla guida: deve lanciare il lazo sulle corna del toro e avvolgere l’altra estremità all’arcione della sella, mentre il suo partner lega la parte posteriore dell’animale. Ma qualcosa va storto.

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Bret controlla di nuovo il suo cavallo e poi si dirige nell’arena Lazy E di Guthrie (USA) verso la partenza.
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Primo premio alla cintura: Nel team roping, le fibbie delle cinture sono dei trofei ambiti. Bret Carlson ha vinto questa fibbia nel 2019 durante una competizione nella White Horse Arena di Paden, Oklahoma.

Una situazione strana

Inizialmente, tutto sembra andare per il meglio. Bret getta il lazo attorno alle corna del toro in tempi da record. Quando cerca di fermare l’animale, il toro taglia la strada a Bret e il lazo perde di tensione. Bret gira con il cavallo verso sinistra per rimettere in tiro il lazo. Ma all’improvviso lascia la presa. Il toro si divincola, il round è perso. “In tutta la mia carriera sportiva, è stata la situazione più strana che io abbia mai vissuto”, spiega Bret. “Quando ho messo in tensione il lazo, ho notato che era attorcigliato intorno al pollice. Per questo, ho subito lasciato la presa. Altrimenti me lo sarei staccato”. Quando racconta questo episodio, non sembra affatto agitato. È come se per lui il rischio faccia parte del divertimento.

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metri misura solitamente la corda del primo cowboy (anche detto “header”). La corda del secondo cowboy (detto “heeler”) è lunga circa 10,6 metri ed è decisamente più rigida, perché con questa devono essere legate le zampe posteriori dell’animale.

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secondi è il tempo medio di cui ha bisogno un team di “roping” professionale per catturare un toro.

Tuttavia, Bret sottolinea che questo non è l’aspetto che ama di più di questa disciplina sportiva: “Amo l’atmosfera della competizione e lo spirito di cameratismo. Si può portare a casa un successo solo se c’è una buona connessione con il proprio cavallo e con il proprio compagno di squadra”. Un aspetto determinante anche nel suo lavoro come consulente SAP per la Business Unit America del Nord e America del Sud di GF Piping Systems. Quando Bret non cattura tori in un’arena di sabbia, si occupa del sistema di ordini e contabilità automatizzato o, utilizzando le sue parole, “di tutto quelle che succede in SAP e con SAP”. Solitamente, ogni giorno Bret si reca a lavoro presso la sede GF di Shawnee (USA), a circa 40 chilometri da casa sua. Dall’inizio della pandemia, a marzo 2020, lavora soprattutto in modalità smart working. E gli piace: “Riesco a essere produttivo e a risparmiarmi ogni giorno un tragitto di un’ora e mezza”.

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Durante la programmazione Bret deve prendere in considerazione tutte le variabili, essere veloce e prendere le decisioni giuste al momento giusto: questo vale anche per il “roping”.

Spirito di squadra e vita da cowboy

Bret ha festeggiato da poco il suo decimo anniversario in GF. È convinto che il tempo trascorso in azienda sia da attribuire soprattutto al grande spirito di squadra all’interno dell’azienda: “Ho colleghi straordinari in Svizzera, Cina, America del Nord e Sudamerica. È il team migliore con il quale io abbia mai lavorato”.

Del suo lavoro, Bret ama il fatto che debba affrontare sempre nuove sfide: “Mi piace mettere insieme i pezzi di un puzzle”. L’esempio calzante è la soluzione software che ha sviluppato per consentire ai dipendenti di inserire più rapidamente i loro dati. Grazie alla soluzione di Bret, i suoi colleghi risparmiano tempo. Bret parla del suo software con lo stesso entusiasmo con il quale racconta i suoi successi nel “roping”. Ad esempio, quando nel 2019 ha vinto 12.600 dollari americani durante il primo torneo con il suo nuovo partner Travis. “È stato un grande inizio come squadra. Successivamente, abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme”, racconta.

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Fin da bambino Bret (dx) ha imparato come catturare manzi con un lazo. Da suo padre, un veterinario, ha imparato molto sugli animali.

Bret è cresciuto in una fattoria. Già da bambino, suo padre, un veterinario, gli insegna come prendersi cura dei cavalli e come catturare i manzi con un lazo. Nonostante Bret sia entrato a contatto con il “team roping” fin da bambino, ha iniziato a praticarlo come sport agonistico solo 25 anni dopo. Prima, era troppo impegnato con la sua carriera e la sua famiglia. Dato che adesso solo uno dei suoi figli vive a casa, nel tempo libero può dedicarsi ai cavalli, all’allenamento e alle competizioni: alla “vita da cowboy”, come dice lui.

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Tutte le variabili sotto controllo

E parlare di “vita da cowboy” non potrebbe essere più azzeccato: di solito, Bret si alza, dà da mangiare ai tre cavalli, che appartengono a lui e a sua moglie Lynne, lavora otto ore e a fine giornata si occupa nuovamente dei suoi animali. Di sera, durante la settimana, partecipa a tornei locali oppure si incontra con il suo partner di “roping” per allenarsi. Fortunatamente, sua moglie condivide con lui la sua passione per i cavalli e lo accompagna ovunque.

“Amo l’atmosfera della competizione e lo spirito di cameratismo”.

Bret Carlson, Consulente SAP presso GF Piping Systems

Sebbene, a prima vista, il “roping” e la programmazione possano sembrare due cose completamente differenti, guardando bene ci sono alcune somiglianze. Durante le competizioni di “roping”, è sempre una questione di secondi. Per vincere, tutto deve essere semplicemente perfetto: “C’è bisogno delle capacità giuste, del cavallo giusto e del partner giusto”.

Bret è convinto che la sua carriera nel settore IT lo abbia aiutato a prepararsi a questo sport. Nel lavoro ha imparato a prendere in considerazione tutte le variabili per concentrarsi su quelle più importanti nel momento opportuno. Questa capacità gli è spesso tornata utile nel suo lavoro presso GF Piping Systems a Shawnee, quando deve risolvere problemi di software. A lavoro c’è un sistema di stoccaggio sicuro con 21 armadi. All’interno ci sono degli strumenti di lavoro per i dipendenti della produzione, come occhiali protettivi, guanti e trapani. I dipendenti devono scansionare i documenti d’identità per aprire gli armadi e per registrare i prodotti che prendono. In questo modo, il sistema riconosce automaticamente quali articoli devono essere riordinati. Una soluzione pratica per i dipendenti, ma anche soggetta a errori.

“Se qualcuno non registra esattamente il prelievo dell’articolo oppure nella fretta inserisce una quantità pari a zero, il sistema non funziona più correttamente e devo sistemarlo rapidamente”, spiega Bret. Poiché conosce il sistema a memoria e ha imparato molto dai problemi precedenti, adesso è in grado di individuare velocemente le cause delle anomalie e rimetterlo in moto.

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Bret Carlson è consulente SAP presso GF Piping Systems e appassionato di lazo. Qui potete vedere Bret in azione.

Una nuova strategia di successo

Per Bret, il 2020 è stato un anno difficile per il “roping”. “Ho vinto raramente ed ero un po’ scoraggiato”, ricorda. Quindi ha fatto quello che sa fare meglio: “Mi sono seduto con mia moglie e abbiamo analizzato tutte le variabili. Abbiamo utilizzato persino una tabella che ci ha aiutato ad avere una panoramica sulle quote di iscrizione e le vittorie”, spiega ridendo sotto i baffi. Insieme abbiamo pensato a una nuova strategia: Bret non avrebbe più partecipato così spesso alle competizioni, bensì solamente ai tornei più importanti. Inoltre, avrebbe fatto squadra solo con quei partner con i quali aveva avuto più successo. Il piano ha funzionato: “Quest’anno ho finalmente vinto di nuovo”.

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I cavalli sono la più grande passione di Bret. Va a cavallo da quando riesce a camminare. Ha iniziato a partecipare al rodeo per i bambini all’età di 10 anni. A 12 anni, ha usato il lazo per la prima volta durante un torneo di “roping”.

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Anche dopo una giornata di lavoro di otto ore, Bret partecipa a competizioni locali oppure si allena con il suo partner di “roping”. Così si tiene in forma.

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A breve l’arena Lazy E a Guthrie (USA) si riempirà di spettatori. Due “roper” monteranno in sella al cavallo e un toro verrà liberato nell’arena. Ogni secondo conta.

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Per 25 anni, la sua carriera e i suoi cinque bambini sono stati al centro della sua vita. Da quando quasi tutti i suoi figli hanno lasciato casa, Bret si dedica a pieno ritmo al suo hobby.

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In qualità di “header”, Bret lancia il lazo intorno alle corna del toro.

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Nel “roping”, tutto è incentrato su velocità, abilità e lavoro di squadra.

Bret e sua moglie Lynne poco prima di un evento di “roping” all’interno dell’arena Lazy E a Guthrie. Condividono la loro passione per i cavalli.

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Bret ama le sfide anche nel lavoro. Ha sviluppato una soluzione software che consente ai collaboratori di inserire velocemente i loro dati. Questo consente di risparmiare tempo.

Se ripensa agli ultimi cinque anni che ha dedicato al “team roping”, Bret spiega: “Il mio più grande successo è stato quello di superare mentalmente la mia serie di sconfitte sportive”. Ci è riuscito soprattutto grazie al supporto di sua moglie e al supporto dei suoi amici di “roping”: “Credono in me e condividiamo le nostre esperienze. Questo ci motiva ad andare avanti”.

Questo vale indubbiamente anche per i colleghi GF di Bret: Il buon rapporto con i suoi colleghi di tutto il mondo, lo hanno legato all’azienda negli ultimi 10 anni. Bret è convinto che ce ne saranno ancora molti.

Informazioni e numeri

  • Nel 1982 Bret ha iniziato con il roping all’età di 12 anni
  • Cavalli di proprietà: 3 (Shank, Skeeter e Hollywood)
  • Tempo insieme: durante un torneo, Bret trascorre fino a 7 ore con i suoi cavalli.
  • Evento sportivo più importante per Bret: il roping nell’arena AT&T, lo stadio della squadra di football Dallas Cowboys, il 3 marzo 2019

Eliminator: Un toro che è quasi impossibile da prendere.

Corriente: È una razza proveniente dal Messico, particolarmente adatta al “team roping”.

Nel 1800 è possibile rintracciare le origini del “team roping”: nei ranch dell’ovest degli Stati Uniti, gli animali feriti venivano separati dal gregge in questo modo.

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